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Sviluppo sostenibile e Agenda 2030

Come cita l’Agenzia per la Coesione Territoriale L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità.

Sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, l’Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

Questo piano d’azione (attenzione, ci stiamo avvicinando sempre di più alle battute finali, per un capire i risultati raggiunti), getta le fondamenta per un futuro migliore e un vero cambiamento culturale sia privato, che pubblico e aziendale.

I 17 obiettivi individuati, che dovrebbero essere la base, nella nostra quotidianità, possono essere raggiunti in molteplici modi, in quanto ognuno di noi fa parte di un ciclo di benessere e deve contribuire a gettare ogni singolo tassello per arrivare ad uno scopo più grande.

Nel nostro mondo lavorativo ci stiamo concentrando sue grandi tematiche (ed era ora che uscisse qualche mezzo a disposizione!!) che nell’AGENDA 2030 si configurano nei seguenti GOAL:

  • Goal 5 : Parità di genere
  • Goal 15: Vita sulla terra

Due obiettivi per noi molto ambiziosi, ma che nel nostro piccolo e con il lavoro che facciamo possono essere in parte determinanti!

Per quanto riguarda la #gendergap stiamo promuovendo per le nostre aziende e per tutte le persone con una certa lungimiranza la riduzione della differenza tra generi. Questo passo per un’azienda è di fondamentale importanza e si basa su 5 princìpi, ovvero:

  1. Processi HR (attivando meccanismi di protezione del posto di lavoro, mobbing e molestie e medesimo livello retributivo)
  2. Opportunità di crescita ed inclusione
  3. Cultura e strategia (sviluppo di piani aziendali coerenti con una cultura inclusiva)
  4. Gestione e monitoraggio delle tematiche legate all’inclusione
  5. Opportunità di crescita di pari livello per tutti i generi
  6. Equità renumerativa per genere.

Tutto questo grazie alla nuova prassi di riferimento 125:2022 e grazie alla ISO 30415:2021 – #diversità e #inclusione.

Seconda tematica… VITA SULLA TERRA!!!

Nel nostro lavoro, abbiamo delle frecce anche qui, queste però devono creare valore aggiunto sia per noi, sia per i nostri clienti ma soprattutto a tutta la comunità e territorio.

Queste frecce possono essere scoccate, in molti modi, e nella nostra faretra abbiamo:

  • UNI EN #iso14001
  • UNI ISO 14064 – 1 (e stiamo portando avanti un bel progetto in questo ambito e “spero” che lo scoprirete e a breve) – per valutare le emissioni di GhG derivanti dai processi di un’organizzazione
  • LCA – per valutare gli impatti ambientali su tutto il ciclo di vita di un prodotto o un processo
  • ISO 20121 – Per la gestione #sostenibile degli #eventi

Queste norme volontarie possono essere di fondamentale importanza per quello che chiamo “beneficio comune” e per quello che dovremmo fare a fronte del piano di azioni per l’AGENDA 2030. Come ho già citato all’inizio, ci stiamo avvicinando sempre di più alla scadenza ed è ora di tirare le somme e fare un bilancio, perchè il nostro pianeta, le persone, gli animali, le piante, i mari, i fiumi, i laghi e tutta la sfera ecologica hanno bisogno di una risposta immediata e se possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo, facciamolo!!

E voi cosa state facendo in merito?

#sostenibilità #climatechange #certificazione #cambiamento