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CLIMATE CHANGE – UNI EN ISO 14064 -1:2019

Cambiamento climatico. Se riflettete un attimo se ne parla da moltissimi anni, mi ricordo che, già nelle nostre scuole elementari se ne discuteva spesso (parliamo all’incirca di oltre 25 anni fa), eppure cosa è cambiato da allora???

Parliamo di numeri (fonte: Nazioni Unite)

• Dal 1880 al 2012 la temperatura media globale è aumentata di circa 0,85°C. Per rendere l’idea, per ogni grado in aumento, il raccolto del grano cala del 5% circa. Tra il 1981 e il 2000, a causa del clima più caldo, la produzione di mais, di grano e di altre coltivazioni principali è diminuita in maniera significativa a livello globale di 40 milioni di tonnellate all’anno

• Gli oceani si sono riscaldati, la neve e il ghiaccio sono diminuiti e il livello del mare si è alzato. Dal 1901 al 2010, il livello globale medio dei mari si è alzato di 19 cm, dato che gli oceani si sono espansi a causa del riscaldamento globale e dello scioglimento dei ghiacci. L’estensione del ghiaccio dell’Artico si è ritirata in ogni decade a partire dal 1979, con una perdita di 1,07 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio in ogni decade

• Si presenta per tutti un unico scenario: date le attuali concentrazioni e le continue emissioni di gas serra, è molto probabile che entro la fine di questo secolo, l’aumento della temperatura globale supererà 1,5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990. Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100. Molti aspetti del cambiamento climatico persisteranno per molti secoli anche se non vi saranno emissioni di CO2

• Dal 1990 le emissioni globali di diossido di carbonio (CO2) sono aumentate del 50% circa

• Le emissioni sono aumentate più velocemente dal 2000 al 2010 rispetto alle tre decadi precedenti

• È ancora possibile limitare l’aumento della temperatura media a 2°C rispetto ai livelli pre-industriali utilizzando una vasta gamma di misure tecnologiche e modificando il nostro comportamento.

Modificando il nostro COMPORTAMENTO cita l’ultimo punto. Qui mi collego con la norma UNI EN ISO 14064-1:2019. Questa norma permetterà alle aziende di essere RESPONSABILI da un punto di vista ambientale, in maniera chiara e “matematica”. Questo perchè l’applicazione della ISO 14064 permette di quantificare, monitorare e rendicontare le emissioni di GHG che un’organizzazione emette con i propri servizi. Una volta effettuata l’analisi di significatività, stabiliti i propri confini, le emissioni dirette e indirette, si deve procedere ad una valutazione e garantire una riduzione di GHG tramite azioni CONCRETE e MIRATE che portano ad enormi traguardi.

Facciamo qualche esempio:

  1. Aumento della redditività attraverso la riduzione dei consumi energetici (le tecnologie non mancano di certo)
  2. Gestione dei rischi e delle opportunità legate ad esempio alla catena di fornitura
  3. Iniziative di natura volontaria (ci sono molte associazioni, onlus e società che si occupano di riforestazione)
  4. Mercati dei GHG, come l’acquisto e la vendita di quote o crediti di GHG.

Questi sono alcuni esempi di traguardi che si possono raggiungere attuando questa norma, se si adotta un modello di carbon management. Un modello matematico e non filosofico che, ripeto, porta le aziende a definire tra i propri obiettivi la tutela ambientale, aumentando visibilmente la propria reputazione e il proprio fatturato.

Come potete vedere nella nostra rubrica abbiamo già parlato di tre norme (ISO 13009, ISO 20121 e ISO 14064-1) fondamentali per il nostro PIANETA, per il nostro FUTURO e per il proprio BUSINESS. Ormai il nostro sguardo deve volgere sempre di più ad una vera sostenibilità.

Gli strumenti ci sono e noi ci siamo!!!!

Fonte:
https://unric.org/it/obiettivo-13-promuovere-azioni-a-tutti-i-livelli-per-combattere-il-cambiamento-climatico/